Sentenze – Licenziamento dirigente: divieto di monetizzazione delle ferie non godute

Clara Rampollo, Consulente del Lavoro in Pavia

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Cass., sez. Lavoro, Ord. 22 maggio 2025, n. 13691

cessazione del rapporto. Tuttavia, il divieto non può tradursi in una lesione del diritto fondamentale e irrinunciabile alle ferie, garantito dalla Costituzione e dalle fonti europee e internazionali. La giurisprudenza ha quindi elaborato un’interpretazione che bilancia l’esigenza di contenimento della spesa con la tutela del diritto alle ferie, escludendo dal divieto le ipotesi in cui il mancato godimento non sia imputabile al lavoratore. In conclusione, l’ordinanza della Cassazione rappresenta un importante chiarimento sull’interpretazione del divieto di monetizzazione delle ferie non godute, allineando la giurisprudenza nazionale a quella europea e rafforzando la tutela del diritto fondamentale alle ferie. Il principio affermato, secondo cui il divieto opera solo quando il lavoratore abbia effettivamente avuto la possibilità di esercitare il diritto alle ferie e vi abbia consapevolmente rinunciato, costituisce un punto di equilibrio tra l’esigenza di contenimento della spesa pubblica e la tutela dei diritti dei lavoratori. Per il futuro, è prevedibile un’ulteriore evoluzione della giurisprudenza, che potrebbe chiarire meglio le modalità con cui il datore di lavoro deve adempiere ai propri obblighi informativi e le circostanze specifiche in cui il divieto di monetizzazione non opera. Le amministrazioni pubbliche dovranno adeguare le proprie prassi organizzative e comunicative per garantire l’effettivo godimento delle ferie da parte dei dipendenti e prevenire contenziosi in materia.

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