Funzioni e competenze professionali del consulente del lavoro
I consulenti del lavoro sono “giuslavoristi di prossimità” con specializzazioni amministrative e sociali che esplicano le proprie funzioni favorendo lo sviluppo dei processi economici aziendali e la gestione delle risorse umane.
L’attività del consulente del lavoro si colloca quindi in posizione centrale tra impresa, istituzioni pubbliche e lavoratori.
Dal 1979, anno di riconoscimento dell’Ordine professionale, il volto di questa professione è profondamente mutato. Da conoscitore della tecnica retributiva e contributiva aziendale, il consulente del lavoro si è andato affermando, per formazione culturale e per competenza professionale, nella completa gestione della risorsa umana nonché in materia di contabilità e consulenza fiscale, identificandosi in una funzione di dirigente esterno della piccola impresa.
Il suo ambito professionale comprende:
- genesi, definizione, evoluzione di un rapporto di lavoro, gestione di tutti gli aspetti contabili, economici, giuridici, assicurativi, previdenziali e sociali che esso comporta;
- assistenza e rappresentanza dell’azienda nelle vertenze extragiudiziali (conciliazioni e arbitrati) derivanti dai rapporti di lavoro dipendente e autonomo;
- assistenza e rappresentanza in sede di contenzioso con gli Istituti previdenziali, assicurativi e ispettivi del lavoro;
- selezione e formazione del personale;
- consulenza tecnica d’ufficio e di parte;
- igiene e prevenzione negli ambienti di lavoro;
- tecniche di analisi dei costi d’impresa per la definizione del prezzo del prodotto/servizio;
- gestione aziendale, analisi, costituzione e piani produttivi, assistenza fiscale e tributaria, tenuta delle scritture contabili, controllo di gestione e analisi dei costi;
- assistenza in sede di contenzioso tributario presso le commissioni e gli uffici dell’Amministrazione finanziaria;
- consulenza e assistenza nelle relazioni e nei rapporti aziendali (controlli, convenzioni, ecc.) di carattere obbligatorio, tipico e atipico.