L’IMPORTANZA DI UN APPROCCIO PROATTIVO E PERSONALIZZATO alla salute e alla sicurezza sul lavoro. Anche nei confronti dell’età dei lavoratori

Barbara Garbelli, Consulente del Lavoro in Pavia e HSE Manager

Le attuali tendenze demografiche e il prolungamento della vita lavorativa contribuiscono all’innalzamento dell’età media della forza lavoro, a cui sembra legato il ridursi di alcune capacità individuali del lavoratore, sia fisiche che sensoriali, e l’emergere di malattie croniche, come i tumori e i disturbi muscoloscheletrici. Questa tematica è affrontata dal fact sheet “Invecchiamento della popolazione attiva: una lettura del fenomeno a partire dai dati del sistema Malprof”, frutto della collaborazione tra il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) dell’Istituto, l’Azienda sanitaria locale 2 Abruzzo (Uoc Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro di Chieti) e il Centro di riferimento regionale per gli infortuni e le malattie professionali (Cerimp) della Regione Toscana. Il testo affronta un tema molto attuale e importante: l’invecchiamento della forza lavoro. Questo fenomeno, legato alle tendenze demografiche e al prolungamento della vita lavorativa, ha diverse implicazioni per la salute dei lavoratori. Con l’aumento dell’età, si osserva una riduzione di alcune capacità individuali, sia fisiche che sensoriali, e l’emergere di malattie croniche, come i tumori e i disturbi muscolo-scheletrici. I dati presentati sottolineano l’importanza di considerare l’età e il settore di lavoro nella gestione della salute e della sicurezza sul lavoro. L’aumento delle malattie professionali tra i lavoratori anziani, in particolare in certi settori, evidenzia la necessità di interventi mirati per prevenire queste condizioni. Potrebbe essere utile sviluppare strategie di prevenzione specifiche per i lavoratori più anziani e per quelli che lavorano in settori ad alto rischio. Questo potrebbe includere la formazione sulla sicurezza sul lavoro, l’adeguamento delle condizioni di lavoro e la promozione di stili di vita sani. Inoltre, le differenze di genere osservate richiedono un’attenzione particolare per garantire che le misure di prevenzione siano efficaci per tutti i lavoratori. Il fact sheet, frutto della collaborazione tra diverse istituzioni, utilizza i dati del sistema Malprof per analizzare lo stato di salute dei lavoratori oltre i 55 anni di età. Questi dati sono fondamentali per comprendere l’impatto dell’invecchiamento della forza lavoro sulla salute dei lavoratori e per progettare interventi di prevenzione efficaci. Lo studio evidenzia un aumento dei lavoratori tra 55 e 64 anni nel mercato del lavoro dell’Unione europea dal 2010 al 2021. Nel 2021, la quota di occupati in questa fascia di età è del 19%. In Italia, la quota di occupati over 55 è aumentata di circa il 10%, passando dall’11,1% del 2010 al 21,2% del 2021. Questi dati indicano un invecchiamento del mercato del lavoro sia a livello europeo che italiano. La scheda informativa mette in luce che la natura delle professioni e il settore di lavoro influenzano la salute dei lavoratori anziani. Nei settori di Fabbricazione di altri mezzi di trasporto e Produzione di metalli, le percentuali di lavoratori over 55 con malattie professionali sono elevate. Ci sono anche differenze di genere significative. Queste informazioni possono aiutare a progettare misure di prevenzione per migliorare la salute e la sicurezza dei lavoratori anziani. È interessante notare che il fenomeno dell’invecchiamento della forza lavoro non riguarda solo l’Italia, ma è una tendenza globale. Pertanto, le strategie di prevenzione e le politiche di gestione della forza lavoro devono essere pensate in una prospettiva internazionale. Inoltre, è importante considerare le differenze di genere nell’incidenza delle malattie professionali, come evidenziato dallo studio. In conclusione, il testo sottolinea l’importanza di affrontare l’invecchiamento della forza lavoro con un approccio multidisciplinare, che tenga conto delle specificità dei diversi settori produttivi e delle differenze individuali dei lavoratori. Questo è fondamentale per garantire la salute e il benessere dei lavoratori e per mantenere un mercato del lavoro efficiente e produttivo.


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