Si è svolta a Bologna la Convention dei Consulenti del Lavoro nei giorni 24, 25 e 26 ottobre 2024 presso il Centro Congressi di Bologna Fiere. Tre giornate dedicate alla formazione dei quadri direttivi della Categoria e alle riflessioni sul nostro futuro professionale. “Siamo strategici, indispensabili e centrali rispetto alle dinamiche del Paese”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, nella sua relazione introduttiva rivolta ai Presidenti provinciali, sottolineando sia la crescita acquisita negli ultimi anni in termini di competenze, iscritti e fatturato sia la capacità innata della Categoria di guardare al futuro, anticipando le sfide che il mondo del lavoro pone. “Per essere in grado di governare adeguatamente le transizioni in atto è necessario saper utilizzare l’IA mettendo assieme le diverse funzioni, formandosi e avendo la capacità di interpretare i fenomeni”, ha aggiunto, precisando quanto sia importante aggregarsi per condividere e guardare tutti uniti nella stessa direzione. Nel ricordare, da ultimo, l’impegno della Categoria nella promozione e diffusione del lavoro inclusivo e a sostegno dei soggetti più fragili del mercato del lavoro, il Presidente ha annunciato l’avvio, nei prossimi mesi, di corsi dedicati ai Consulenti del Lavoro che vogliono diventare Disability Manager e favorire l’accesso al lavoro delle persone con disabilità. Nel mio intervento ho ricordato come proprio l’intelligenza artificiale cambierà il nostro modo di lavorare. Gli adempimenti si semplificheranno e l’attuale nostro “core business” perderà valore economico anche se rimarrà nelle nostre mani. Non sarà il futuro basare la professione solo sugli adempimenti; diventa quindi indispensabile aumentare la nostra formazione professione spingendoci sulle ulteriori opportunità che la nostra professione ci offre (ASSECO, pianificazione previdenziale, formazione, reclutamento e selezione, privacy, sicurezza, welfare, ecc.) perché su questi argomenti dubito che l’AI possa dare risposte complete ed esaustive che siano compliance con le specificità aziendali che sono tutt’altro che standard. E poi, sarà una bella sfida confutare i pareri rilasciati dalle varie chatbot che utilizzano l’AI generativa oppure darne parere di conformità. Questa attività va resa con compensi professionali adeguati e non possono essere certamente ricompresi nelle c.d. tariffe per gli adempimenti. Una professione super qualificata che non teme affatto il futuro se saprà servirsi degli strumenti che la tecnologia oggi offre. Bisogna offrire consulenza strategica alle imprese, spingerle alla crescita perché il “piccolo e bello”, spesso non è la migliore delle soluzioni. Due altre brevi news sempre in linea con il futuro professionale. Lo scorso 21 ottobre ho partecipato a due bei convegni: nel primo, in Università Statale di Milano, abbiamo discusso della previdenza complementare e della sua funzione in questo particolare periodo di “gelo demografico”. Importate e strategico è il nostro ruolo per evitare che i lavoratori disperdano risorse economiche non aderendo alla previdenza complementare. La poca conoscenza è il male primario e noi possiamo contribuire a curarlo con effetti benefici sul futuro pensionistico dei lavoratori. Non sono mancati suggerimenti alla politica per rimettere a modello una normativa che si appresta a compiere i venti anni. Il nostro osservatorio è fondamentale per comprendere il perché non è decollata la previdenza complementare in Italia (https://www.fondazionecdlmilano. it/la-previdenza-complementare-individualetra-mercato-e-sviluppo/). Segnalo, inoltre, e con molto piacere, la pubblicazione del “Manuale della previdenza complementare” edito da Giappichelli e scritto magistralmente dagli autori Candian, Squeglia e Tursi che hanno avuto la splendida idea di mettere a nostra disposizione un testo completo di tutto quello che c’è da sapere sulla previdenza complementare in Italia. Il secondo convegno riguardava il mondo della cooperazione sociale e di come questo mondo può interagire con le imprese soprattutto per l’occupazione dei lavoratori disabili mediante il ricorso alle convenzioni ex art. 14 della legge n. 68/99. Anche in questo caso il nostro ruolo è fondamentale e di alto valore sociale (https://www.fondazionecdlmilano.it/ job-placement-network/)