IL PUNTO – UNIFICAZIONE ANCL: 20 anni fa le basi per i successi della Categoria

Potito di Nunzio, Presidente del Consiglio dell’Ordine provinciale di Milano

Due eventi di Categoria hanno segnato la ripartenza delle attività in presenza. La celebrazione del ventennale della riunificazione sindacale di categoria e il Festival del Lavoro.

Finalmente in presenza! Anche se la pandemia non è ancora finita abbiamo ricominciato a vederci in presenza e devo dire che l’emozione è stata davvero tanta. Dopo due anni di videoconferenze, potersi riabbracciare, stringersi la mano, guardarsi negli occhi, ti fa capire il vero senso della vita e che basta un niente a mettere in discussione il tuo modo di vivere e di essere.

Il primo incontro si è svolto a Milano, presso il Teatro Lirico lo scorso 8 giugno 2022 per l’intera giornata, ed ha visto la presenza di oltre 500 colleghi in sala (presenza ancora contingentata per ovvi motivi di sicurezza) e oltre mille colleghi in collegamento streaming. Un evento strepitoso! L’Ancl Unione Provinciale di Milano ha voluto ricordare l’unificazione dei tre sindacati allora esistenti: l’ANCL, il SICLAM e l’UCLA dando vita ad un unico sindacato che prese l’attuale nome di ANCL SINDACATO UNITARIO. Sono stati brevemente ripercorsi i motivi dell’esistenza dei tre sindacati e cosa li ha portati a confluire in un’unica struttura correndo il rischio di vedere annullate le specificità di ognuno. Ebbene, è stato ricordato che il rischio era da correre perché l’unità sindacale avrebbe fortemente favorito l’azione e fortificato l’immagine della categoria. Cosa che in realtà è avvenuta in questi ultimi 20 anni grazie a scelte coraggiose come queste. Con la loro presenza, gli attuali vertici nazionali (ANCL, CNO ed ENPACL) hanno voluto discutere del futuro della Categoria. Un susseguirsi di tavole rotonde che hanno ricordato quanto è stato raggiunto e quanto ancora c’è da raggiungere. Ai tre presidenti di allora, i Colleghi Roberto De Lorenzis (Presidente Ancl), Martina Boneschi Pozzi (Presidente del SICLAM) e Potito di Nunzio (Presidente dell’UCLA) è stata consegnata una targa ricordo con la seguente motivazione “per aver voluto, ideato e realizzato l’unificazione sindacale costituendo la sintesi delle idee e delle esperienze maturate dai Consulenti del Lavoro”.

Un sentito ringraziamento al Presidente dell’ANCL UP di Milano, Collega Alessandro Graziano e a tutto il Consiglio dell’ANCL che hanno voluto e realizzato questo incontro e un sentito ringraziamento a tutti i colleghi del Centro Studi e delle Segreterie dell’ANCL e del CPO, che hanno collaborato per la migliore riuscita dell’evento.

Grazie ANCL per esserci stata e per essere ancora al fianco di ognuno di noi.

L’altro evento si è svolto a Bologna dal 23 al 25 giugno 2022. Il Festival del Lavoro. Manifestazione che noi ben conosciamo e apprezziamo anche perché gli ultimi due Festival in presenza si sono svolti a Milano. Una kermes se di grande successo e visibilità per la nostra Categoria molto ben organizzata e gestita del la Fondazione Studi e dal CPO di Bologna. Tanti gli eventi e tanta la partecipazione di ospiti e soprattutto di colleghi. Molti gli argomenti trattati che sarebbe impossibile anche farne una sintesi. Nel sito ufficiale del Festival si possono vedere i video dei momenti più significativi e le interviste ai vari ospiti.

Si è parlato molto anche di salario minimo legale ritornato di estrema attualità, vista la bozza della direttiva Ue sulla quale Consiglio e Parlamento Ue hanno raggiunto un accordo e che dovrà ora essere approvata in via definitiva da Parlamento e Consiglio Ue, oltre al sempre verde tema della contrattazione collettiva cd. “pirata”.

Nella giornata centrale, personalmente ho partecipato alla tavola rotonda che trovate nel box qui , ed è stato davvero utile ricordare quanto sia importante e soprattutto etico non dar spazio ad una contrattazione che toglie diritti ai lavoratori a beneficio del mercato. Ad onor del vero c’è ancora chi ritiene che questo fenomeno sia totalmente sotto controllo e che sarebbe il caso di smetterla di parlarne.  Nient’affatto, abbiamo ribadito noi consulenti del lavoro. In primis va sottolineato che salario minimo e contrattazione cd “pirata” non sono esattamente la stessa cosa. Sull’argomento ci siamo espressi più volte su queste pagine e anche in questo numero trovate alcune provocazioni del Collega Andrea Asnaghi. Il salario minimo legale è una necessità per tutte quelle situazioni border line che tutti ben conosciamo. Che lo si stabilisca in cifra o per relationem alla contrattazione collettiva poco importa; è quanto mai necessario dare certezza normativa ed eliminare la contrattazione non genuina. Aiuteremmo anche la contrattazione collettiva “buona” (se poi si decidesse come si stabilisce la maggior rappresentatività comparata, saremmo felicissimi) e obbligheremmo la contrattazione collettiva “di vario tipo” a non prevedere retribuzioni indegnamente più basse. Ma questo non eliminerebbe il fenomeno della contrattazione cd. “pirata” perché tali contratti potrebbero tranquillamente allinearsi alla contrattazione sufficiente prevista dai contratti “non pirata” ma continuerebbero a sottrarre diritti ai lavoratori (ex festività, riduzione orario di lavoro, ferie, integrazione malattia e maternità, ecc.) che abbassano notevolmente il costo del lavoro creando dumping contrattuale”.

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