IL PUNTO – C’È CHI USA PAROLE COME PROIETTILI E FOMENTA L’ODIO SOCIALE. Noi invece collaboriamo con la Caritas Ambrosiana

Potito di Nunzio, Presidente del Consiglio dell’Ordine provinciale di Milano

Le parole usate come armi armano le mani di chi le parole non sa, non riesce o non vuole, usarle; ed allora il gioco si fa pericoloso perché le armi feriscono, le armi uccidono.

In questi mesi nel nostro Paese si avverte un clima di odio che cresce sempre più, una perdita di coesione sociale al punto di accentuare maggiormente le differenze di status e di pensiero, mettendo gli uni contro gli altri (potere esecutivo e giudiziario, politici e magistrati, destra e sinistra, lavoratori dipendenti e autonomi, disoccupati e occupati, giovani e anziani, studenti e professori, e così via), mentre nelle piazze si rivedo- no gli anarchici e nelle aule universitarie si inneggia nuovamente alla lotta armata.

I toni sono molto accesi anche nei talk show televisivi e radiofonici per non parlare di quello che circola nei social media. Come se non bastasse la pandemia, che per fortuna ci ha da poco lasciati, la guerra alle porte di casa nostra, l’inflazione tornata a due cifre (fortunatamente in regressione).

Si fomenta sempre e si cavalca il malcontento per acquisire visibilità e consensi.

In questo clima, anche la nostra Categoria è stata presa di mira, compresi la nostra Collega e Ministra del Lavoro Marina Calderone e il nostro Presidente Nazionale Rosario De Luca, attraverso illazioni subdole scritte probabilmente per raggiungere altri fini e screditare chi è al servizio del bene comune CON COMPETENZA E DEDIZIONE.

NON VA BENE

Additare poi tutti i Consulenti del Lavoro come coloro che spingono le imprese alla illegalità, dimenticando che noi abbiamo fatto della legalità la nostra identità personale e professionale: non va bene.

Usare la menzogna e alimentare la cultura del sospetto non va bene. Bisogna evi- tare tifoserie violente e becere. Torniamo ad affrontare seriamente le questioni, confrontandoci serenamente e dialogando sen- za posizioni preconcette, perché questa è l’unica strada maestra.

Occupiamoci veramente dei più bisognosi, ma in modo costruttivo e proattivo, così come noi stiamo cercando di fare anche con la Caritas Ambrosiana.

Lo scorso 6 febbraio, nell’aula Crociera dell’Università Statale di Milano, durante il convegno su FIS e CIG, abbiamo sottoscritto il protocollo che trovate nelle pagine a seguire.

Ci siamo impegnati, insieme all’Inps, con la Caritas Ambrosiana per sostenere, oltre che economicamente, il progetto DIAMO LAVORO. In questi giorni si è attivato il tavolo tecnico per tracciare le linee operative sulle quali si svilupperà la nostra azione. Ne darò notizia a breve.

L’obiettivo principale è aiutare Caritas, attraverso la nostra rete, a collocare i disoccupati bisognosi. Caritas interviene sostenendo economicamente i lavoratori che saranno occupati in stage mentre le aziende non avranno alcun costo. Nel frattempo chiedo a tutti di alimentare il Fondo Caritas con donazioni economiche. Anche pochi euro, da tanti colleghi, faranno sentire la nostra vicinanza. Nel box (clicca quitrovate le modalità per contribuire.

A questo link, invece, trovate la sintesi dell’evento e le interviste rilasciate durante il convegno https://www.consulenti- dellavoro.tv/watch.php?vid=8a2958ee3

 

 


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