IL PUNTO – 23 FEBBRAIO 2022: data nefasta per il vecchio continente

Potito di Nunzio, Presidente del Consiglio dell’Ordine provinciale di Milano

Mi perdonerete se in questa rivista di dottrina e giurisprudenza esprimo il mio pensiero sull’assurda guerra in Ucraina.
Guerra alle porte di casa nostra che può portarci alla terza guerra mondiale. E ancora una volta la miccia viene accesa in Europa. Non ci è bastata la prima e neanche la seconda guerra mondiale con il loro carico di morte e distruzione in tutti i Paesi europei. Ora assistiamo ad una assurda aggressione che ci preoccupa molto per le sorti dell’intero continente e perché no: dell’intero pianeta.
Sono anni che si è consentito alla Russia di scorrazzare tra le regioni della disciolta URSS e non ci siamo resi conto della mira espansionistica che da oltre un decennio la Russia sta portando avanti. A nulla sono valse le sanzioni economiche imposte in passato, anche per[1]ché tutti gli Stati hanno comunque continuato, individualmente, a concludere affari con la Russia. Non parliamo poi della sudditanza energetica che molti Paesi europei, compresa
l’Italia, hanno nei confronti della Russia.
Cosa succederà se la Russia, come ritorsione, chiudesse i rubinetti del gas verso l’Italia? La nostra economia andrà a picco. Già oggi le bollette dell’energia sono alle stelle tanto da aver costretto alcune nostre aziende alla chiusura. C’è poco da stare allegri. Purtroppo, la storia si ripete. L’uso della for[1]za è tipico di chi non ha più argomenti per dialogare e vuole imporre la propria volontà.
E non bastano le giornate della memoria che mostrano le immagini dell’olocausto e delle nefandezze della guerra. Sembra che a qualcuno la Storia non abbia insegnato nulla.
Spero che la diplomazia internazionale faccia la propria parte e subito.
Non sono un politologo e non voglio schierarmi con l’una o l’altra parte in guerra. Sicuramente non è privo di colpe anche il blocco occidentale con in testa gli USA. Sia chiaro però che chi usa la forza ha sempre torto.
E se davvero la scelta dell’Ucraina di voler entrare nella Nato e nell’Unione Europea fosse libera, allora l’aggressione della Russia va condannata da tutto il mondo e non solo da quello democratico.
Esprimo quindi profonda solidarietà al popolo ucraino e una ferma condanna dell’aggressore. E spero di interpretare il pensiero di tutti i colleghi e dei lettori di questa Rivista.
Che Dio ci protegga e cambi le menti dei guerrafondai !


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